Figure senza nome (Maschere)
Andrea Fogli
Dal 7 Dicembre 2024 al 15 Febbraio 2025
Gallerie Riunite ospita la mostra personale “Figure senza nome (Maschere)” di Andrea Fogli dal 7 Dicembre 2024 al 15 Febbraio 2025.
Contestualmente si svolge la mostra antologica “7 Atlanti” a cura di Stefano Chiodi, organizzata dalla Azienda Palaexpo, presso il Mattatoio di Roma, (4 dicembre 2024 – 2 febbraio 2025), catalogo Quodlibet, a cura di Stefano Chiodi, con testi di Giorgio Agamben, Jan Hoet, Denis Isaia, Marta Ragozzino, Carla Subrizi, Tommaso Trini e Peter Weiermair.
In galleria a Napoli saranno esposte otto sculture inedite in terracotta del 2022, 14 disegni in polvere di grafite del 2020 e due cartoline del 2021.
Per descrivere il lavoro in esposizione di Andrea Fogli, riportiamo di seguito alcuni estratti del testo di Lorenzo Fiorucci pubblicato nel catalogo “Figure senza nome (2020 –2022)” e una riflessione dell’artista:
“Se è vero che la mente vede solo ciò che sa, o che riconosce, nelle opere di Andrea Fogli l’esercizio artistico si trasforma in un vero e proprio laboratorio della psiche. […] Fogli sembra interrogarsi sul confine tra l’apparizione e la realtà, tra il vero e l’illusorio, tra la mente e la materia, lasciando a quest’ultima il carico, ma anche la libertà, di offrire le proprie illogiche suggestioni che vanno ad accompagnare le solide certezze dell’artista. […] Già da molti anni, infatti, la ricerca di Andrea Fogli, si muove funambolicamente verso un punto di equilibrio che oscilla tra la preponderanza materica e la rivelazione figurale. Non certamente una figuratività che sottende una mimesi, intesa come ripetizione di limiti formali, ma proprio l’inverso, e cioè l’abbattimento dei limiti attraverso l’estrema valorizzazione della forza della materia nel suo divenire. […] Fogli, attraverso queste rivelazioni plastiche, sembra mettere in scena una sorta di rinascenza, una genesi primordiale, che dalla terra conduce alla forma dell’uomo. Sono figure senza passato senza storia, ma libere di “fiorire” come meglio potranno. A queste sculture plastiche egli alterna alcuni disegni dove sedimenta il segno, anche qui rivelatore, di un altrove, un dettaglio, un volto, uno sguardo che dalla pagina gradualmente si svela.
Segno e materia, disegno e scultura condotti con stesso intuito e medesima freschezza, ma sempre senza individuare o ritrarre un soggetto, aspettando che questo compaia dai rivoli di un segno o dalle pieghe dell’argilla.”
Figure senza nome
“…. ‘piccola sfinge assorta’, ‘piccola sfinge con la lingua di fuori’,
‘figura che porta una maschera’… ma in realtà, per lo più, figure senza nome.
Sono delle piccole figure che ho tenuto in mano e modellato nei giorni scorsi usando i frammenti secchi di creta che erano rimasti sparsi sul pavimento dopo aver svuotato le sculture più grandi. Terra secca, polvere d’argilla, che sarebbe finita nella discarica, ma che era viva, visto che con un poco d’acqua ritornata morbida e umida, e in qualche modo anche animata.
A volte è bastato davvero poco, la pressione e il movimento cieco delle mani che inglobavano i piccoli frammenti d’argilla secca e l’acqua, involontari segni e impronte, rilievi, ombre, e
ogni volta una diversa figura si affacciava, dal paese dei senza nome.”
Andrea Fogli